Il quadro che in sé racchiude la figura della sacra famiglia appena descritta è attribuito a Pietro Novelli o alla sua scuola, pittore tra i più importanti nella Sicilia del tempo, che dopo essersi formato nella bottega del padre a Monreale subì l’influenza dei pittori fiamminghi e del Caravaggio.
Il quadro raffigura la presentazione dell’opera minore che l’arcangelo Gabriele, figura centrale ritratta con l’indice che indica il dipinto sulla destra sorretto dagli angeli, fa a Dio. Inoltre la particolarità che ricollega l’arcangelo proprio a Gabriele oltre ai colori è proprio la sua posizione, alla sinistra di Dio, proprio a simboleggiare la “mano sinistra di Dio”; il creatore è raffigurato in alto a sinistra, e lo si evince dalle sue caratteristiche e dalla presenza del globo sotto la mano destra.
Ai lati troviamo i due santi protettori di Termini Imerese, San Calogero sulla sinistra e il Beato Agostino Novelli sulla destra che pare guardino lo Spirito Santo.
Al centro è raffigurata la porta principale della chiesa della Madonna delle Grazie, con in alto le effigi presenti ancora oggi sulla facciata, e al centro di questa vi è posto il quadro olio su pietra raffigurante la Madonna della Grazie sorretto dagli angeli. Infine in basso ad entrambi i lati i dannati avvolti dalle fiamme.
La pala d’altare è stata purtroppo oggetto di due diversi cattivi restauri, il primo negli anni 90 e il secondo a cavallo degli anni 2000, che hanno contribuito allo stravolgimento dei volti e delle espressioni dei personaggi.